Intervento del Presidente su lotta alla corruzione, antiriciclaggio e tracciabilità dei flussi finanziari

Con comunicato del 13 marzo 2017 l’Autorità Nazionale Anticorruzione pubblica l’intervento del Presidente, Raffaele Cantone, alla tavola rotonda ‘Lotta alla corruzione, antiriciclaggio e tracciabilità dei flussi finanziari’

14 Marzo 2017
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Con comunicato del 13 marzo 2017 l’Autorità Nazionale Anticorruzione pubblica l’intervento del Presidente, Raffaele Cantone, alla tavola rotonda ‘Lotta alla corruzione, antiriciclaggio e tracciabilità dei flussi finanziari’, che si è svolta presso la residenza dell’ambasciatore britannico in Italia, Jill Morris, il 9 marzo scorso.

Ecco come inizia l’intervento del Presidente Anac:

Sono molto contento del vostro invito e per provare a rendere il mio breve intervento il più utile possibile, cercherò di apportare al dibattito qualche contributo sulla base della mia esperienza professionale, prima come magistrato impegnato nella lotta alla criminalità organizzata e attualmente come presidente dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. Per effetto dell’economia globale la componente affaristica del crimine organizzato ha assunto oggi dimensioni tali da dimostrare quanto fossero profetiche e lungimiranti le parole di Giovanni Falcone, che già negli anni Ottanta, nella conduzione delle sue indagini su Cosa nostra, aveva coniato l’espressione con cui avete intitolato questa tavola rotonda: “Follow the money”. Questo intreccio, e il relativo tema dei flussi finanziari illeciti, è di certo uno degli aspetti più allarmanti e, a suo modo, rappresenta il tratto peculiare della cosiddetta “terziarizzazione” delle mafie, divenuta ormai in gran parte criminalità economica. Disponendo di grandi risorse liquide, le consorterie criminali hanno necessità del reimpiego dei capitali nelle attività lecite per renderli utilizzabili. Di fatto, si tratta di un doping dell’economia che uccide la concorrenza delle aziende sane e mina l’efficienza, dal momento che vengono abbandonati i criteri di merito. Ed è in questo passaggio che spesso si annidano i fenomeni di corruzione, perché l’ingresso nel sistema legale del denaro sporco richiede la necessità di entrare in rapporto con la Pubblica amministrazione e talvolta la politica.

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