– la diffusione in tutto il Paese della “banda larga” e “ultralarga”, al fine di consentire di poter avere facilmente accesso da remoto alle banche dati pubbliche e interagire con le stesse, ma anche per poter partecipare a videoconferenze;
– una adeguata “alfabetizzazione informatica”, che permetta a coloro che lavorano negli enti di avere la massima dimestichezza con le procedure informatizzate e con gli apparecchi digitali, utilizzandoli e sfruttandoli al meglio, consentendo così a cittadini e imprese di avere accesso diretto da casa loro o dai loro uffici ad una serie di servizi telematici.
Queste problematiche vengono giustamente affrontate dal Decreto Semplificazioni (d.l. 16 luglio 2020, n. 76), ora convertito dalla l. 11 settembre 2020, n. 120. Il commento del d.l. n. 76 nel suo complesso richiederebbe analisi che esulano da queste brevi note, ma che saranno sicuramente oggetto di dibattito nelle prossime settimane su questa stessa rivista(1). Vorremmo riportare l’attenzione sui contenuti del Titolo III, intitolato Misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale.
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