Massima
Va accolta la domanda di risarcimento del danno, avanzata da un professionista (nella specie, si trattava di un ingegnere) nei confronti di un Comune, derivante dalla revoca di un incarico professionale conferito in precedenza, disposta in ragione dell’asserita inosservanza dei termini per il deposito del progetto, ove il provvedimento di revoca sia stato annullato a seguito di ricorso straordinario al Presidente della Regione, in quanto illegittimo e, in particolare, perché l’Ente locale ha erroneamente ritenuto non rispettato il termine previsto per la consegna degli elaborati progettuali, quando tale termine non era ancora decorso; in tal caso, infatti, sussiste nell’attività provvedimentale della pubblica amministrazione l’elemento soggettivo dell’illecito.
Fatto
Con deliberazione della Giunta municipale si conferiva all’ing. Tizio l’incarico di elaborare il progetto esecutivo per la realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria nei piani di recupero, nonché la direzione dei lavori.
Con deliberazione di Giunta comunale veniva dichiarata la decadenza dell’incarico precedentemente conferito, richiamando l’art. 4 del disciplinare e la mancata presentazione degli elaborati progettuali nei termini in esso previsti.
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