Massima
È legittima, in quanto non irragionevole e non in contrasto con il principio della par condicio dei candidati, la scelta della commissione di concorso per ispettore di vigilanza cat. D1, indetto da un Comune, di assegnare come traccia di una prova scritta, la redazione di una ordinanza contingibile e urgente; infatti, le ordinanze contingibili e urgenti sono atti pubblicati sull’albo pretorio on line – sono quindi atti conoscibili da parte di tutti i cittadini, non solo dai dipendenti dell’Ente – e rientrano nella tipologia di atti di competenza degli uffici presso i quali operano gli ispettori di vigilanza.
Fatto
Il Comune di Venezia ha indetto il concorso pubblico per titoli ed esami, per quindici posti di ispettore di vigilanza, di cui dieci “ambito generico”.
Il ricorrente ha partecipato alla procedura, ma non ha superato la seconda prova scritta e non è stato quindi ammesso alla prova orale.
Con ricorso il ricorrente ha impugnato gli atti della procedura sulla base di tre motivi di impugnazione, con cui lamenta:
– che la traccia della seconda prova scritta sarebbe consistita nella redazione di un’ordinanza contingibile e urgente del tutto identica per contenuti ad una ordinanza recentemente adottata dall’Amministrazione comunale, illegittimamente avvantaggiando i dipendenti comunali che hanno partecipato alla procedura; inoltre si tratterebbe di una tipologia di provvedimento che non rientrerebbe nelle competenze di un ispettore di vigilanza…
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento