Semplificazione: “Il posto fisso va superato: i giovani cercano altro”

Intervista al ministro della PA Zangrillo: “Per attirare le nuove generazioni occorrere superare l’idea del posto fisso”

26 Settembre 2023
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“Abbiamo lanciato una nuova campagna di comunicazione, Più che un posto fisso, un posto figo!con l’obiettivo di superare l’idea che il pubblico impiego sia solo posto fisso. La stabilità è importante, ma credo che oggi i giovani cerchino un posto di lavoro che sappia realizzare i loro sogni, sia all’altezza delle loro aspettative e sappia coniugare vita privata, ambizione e crescita professionale“.

Sono queste le parole del ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervistato da Francesco Meucci per il “Quotidiano nazionale“.

Il ministro si sofferma in particolar modo sul tema della semplificazione e sulle azioni messe in campo dal Governo attraverso “Facciamo semplice l’Italia. “È un percorso che mette insieme tante competenze e diversi livelli di governo, ma lo considero essenziale per l’ammodernamento e il rilancio della PA. Per questo stiamo lavorando di concerto con tutti i ministeri competenti, con le associazioni di categoria e, appunto, con chi opera sui territori. Sono oltre 100 le semplificazioni completate su autorizzazioni, modulistica, riduzione dei tempi, silenzio-assenso, a beneficio di attività produttive e settori chiave come l’edilizia, l’artigianato, il turismo, la disabilità e la salute. Prevediamo di chiudere a breve un altro importante pacchetto di semplificazioni anticipando di un anno, alla fine del 2023, l’obiettivo PNRR di snellire 200 procedure entro il 2024″.

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Il rinnovo dei contratti

“Sono convinto – ha aggiunto il ministro – che il rinnovo dei contratti sia una priorità e l’ho fatto presente al ministro dell’Economia Giorgetti, con cui le interlocuzioni sono costanti. L’inflazione e l’innalzamento del tasso dei mutui non giocano a nostro favore; la coperta, che era già corta, rischia di ridursi ancora di più. Lavoriamo con tutte le nostre forze alla ricerca di un equilibrio tra le legittime aspettative dei lavoratori pubblici e l’esigenza di tutelare i conti dello Stato, dopo avere recuperato il ritardo accumulato sulla precedente tornata 2019-2021″.

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