PNRR, votata la fiducia alla Camera: le novità

18 Aprile 2024
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Nella seduta del 16 aprile scorso, l’Assemblea della Camera ha votato la fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione del nuovo Decreto PNRR o Decreto PNRR-quater. Il voto ha registrato 185 sì e 115 no.

Il disegno di legge di conversione del Decreto PNRR è stato oggetto di un dossier redatto dal Servizio studi di Camera e Senato, datato 14 aprile 2024 e identificato con il numero 248/1. Questo dossier fornisce un’analisi dettagliata del provvedimento, esaminando ogni comma.

Il Decreto PNRR, oggetto di conversione, contiene ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il PNRR è un piano strategico che mira a favorire la ripresa economica e la resilienza del Paese dopo la crisi causata dalla pandemia di COVID-19.

Il voto favorevole alla fiducia da parte dell’Assemblea della Camera indica il sostegno del Governo al disegno di legge di conversione del Decreto PNRR. Questo voto rappresenta un passo importante verso l’approvazione definitiva del provvedimento e l’attuazione delle misure previste dal PNRR per la ripresa economica e la resilienza del Paese.

Alcune norme molto attese dai Comuni non sono state esaminate o approvate. Nella specie:

-revisione della disciplina della cassa vincolata, a seguito di una sentenza della Corte dei conti, con conseguenze di enorme complicazione nella gestione di cassa degli enti locali;
-proroga termini per la deliberazione del PEF e dei provvedimenti Tari, su cui ampie fasce di enti locali sono in difficoltà anche per effetto del contenzioso sulla regolamentazione dei cd “impianti minimi” e sulle relative tariffe;
– possibilità di utilizzo dei residui da assegnazioni 2023 per assunzioni di personale a favore dei piccoli comuni, che in assenza di una norma specifica rischiano di dover restituire i fondi non utilizzati anche a fronte di assunzioni a tempo determinato che
si protraggono nel 2024.

Il dossier

Il dossier redatto dal Servizio studi di Camera e Senato fornisce un’analisi approfondita del disegno di legge di conversione, esaminando ogni comma del provvedimento. Questo documento è un importante strumento per comprendere i contenuti e le implicazioni del Decreto PNRR e per valutare l’efficacia delle misure proposte per la ripresa economica e la resilienza del Paese.

La votazione della fiducia alla Camera rappresenta un momento cruciale nel processo legislativo, in quanto indica il sostegno o il dissenso del Parlamento nei confronti del Governo e del provvedimento in discussione. Il voto favorevole alla fiducia da parte dell’Assemblea della Camera rappresenta un segnale di fiducia nei confronti del Governo e del suo programma di ripresa economica e resilienza.

Il nuovo Decreto PNRR, oggetto di conversione, è stato approvato con modificazioni rispetto alla versione originale. Queste modifiche possono essere state apportate in seguito a discussioni e negoziazioni tra il Governo ed i rappresentanti del Parlamento al fine di migliorare il provvedimento e renderlo più efficace nel raggiungimento degli obiettivi di ripresa economica e resilienza.

La conversione del Decreto PNRR in legge rappresenta un passo fondamentale per l’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questo piano strategico è stato elaborato per affrontare le sfide economiche e sociali causate dalla pandemia di COVID-19 e per promuovere la ripresa economica e la resilienza del Paese.

La disponibilità del dossier redatto dal Servizio studi di Camera e Senato fornisce un’opportunità per approfondire i contenuti del disegno di legge di conversione del Decreto PNRR e per comprendere le implicazioni delle misure proposte. Questo documento rappresenta una risorsa preziosa per i parlamentari e per tutti coloro che sono interessati a comprendere e valutare il provvedimento e le sue conseguenze.

In conclusione, il voto favorevole alla fiducia alla Camera rappresenta un passo importante verso l’approvazione definitiva del disegno di legge di conversione del nuovo Decreto PNRR.

L’ANCI ha predisposto una nota contenente una sintesi degli emendamenti, approvati in sede di conversione in legge, di maggior interesse per gli Enti locali.

  • Adempimenti e obblighi della piattaforma REGIS. La norma proroga i tempi per l’aggiornamento dei cronoprogrammi sulla piattaforma REGIS, stabilendo che i soggetti attuatori devono rendere disponibile o aggiornare il cronoprogramma procedurale e finanziario di ciascun programma ed intervento entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge. Questo emendamento è importante per garantire una corretta gestione dei programmi e degli interventi previsti dalla piattaforma REGIS.
  • Ritardo sui tempi di pagamento. La disposizione vincola il Tavolo tecnico alla comunicazione dei ritardi alla Cabina di Regia nel caso in cui l’indicatore di ritardo annuale dei pagamenti dell’ente locale sia condizionato dal ritardo dei trasferimenti da parte di amministrazioni statali o regionali. Questo emendamento è importante per garantire che i ritardi nei pagamenti non siano imputabili agli enti locali, ma siano causati da ritardi nei trasferimenti da parte delle amministrazioni statali o regionali.
  • Tempi certi per l’incremento dell’anticipazione al 30%. L’emendamento prevede che l’accredito ai Comuni ed alle Città metropolitane dell’anticipo pari al 30% avvenga entro 30 giorni dalla richiesta, garantendo così certezza sui tempi di erogazione. Questa modifica è importante per garantire che i Comuni e le Città metropolitane ricevano l’anticipo nei tempi previsti, consentendo loro di pianificare e gestire al meglio le risorse finanziarie.
  • Estensione alle forniture e ai servizi degli appalti le deroghe e le semplificazioni già previste per gli interventi del PNRR. Questa modifica è importante per garantire che anche le forniture ed i servizi degli appalti possano beneficiare delle stesse deroghe e semplificazioni previste per gli interventi del PNRR, facilitando così la gestione e l’attuazione dei progetti.
  • Attribuzione di incarichi retribuiti a lavoratori collocati in quiescenza anche agli enti competenti per l’attuazione degli interventi per la ricostruzione post sisma 2009 e 2016, sia pubblica che privata. Questo emendamento è importante per consentire agli enti competenti per la ricostruzione post sisma di avvalersi delle competenze acquisite nel contesto della ricostruzione, garantendo così l’ordinato svolgimento del processo di ricostruzione ed il supporto necessario alla formazione del personale che opererà in tale ambito.
  • Graduatorie comunali vigenti del personale scolastico educativo ed ausiliario. Possono essere utilizzate fino all’anno scolastico 2026-2027, anche in deroga al possesso del titolo di studio previsto dal CCNL, nei casi in cui il personale abbia maturato almeno 3 anni di esperienza. Si specifica inoltre che la spesa per il predetto personale non può superare quella sostenuta nel 2009, incrementata del 40%. Questo emendamento è importante per garantire la continuità del servizio scolastico e per consentire ai Comuni di utilizzare le graduatorie vigenti per coprire le necessità di personale educativo ed ausiliario.

>> IL TESTO INTEGRALE DELLA NOTA ANCI.

 

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