La Provincia deve tagliare: Pirovano annuncia esuberi di personale

Marcello Serra 17 Luglio 2012
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In attesa dell’annunciato taglio delle Province, è l’amministrazione provinciale di Bergamo che si deve preparare a fare una serie di tagli. Ai servizi, ma anche a parte del personale. Lo ha annunciato ieri il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano al termine della giunta nel corso della quale si è discusso delle conseguenze della «spending review», la revisione della spesa pubblica in corso di effettuazione da parte del governo. Una conseguenza che per la Provincia di Bergamo si traduce in una richiesta di riduzione di 5 milioni e mezzo di euro alle spese correnti. «Avevamo detto che ci sarebbero stati dei problemi, e ora ecco che il problema c’è. E non riguarda domani o dopodomani, ma riguarda oggi», ha spiegato Pirovano all’uscita dalla giunta. «È un taglio che dobbiamo fare a bilancio di previsione già approvato ha aggiunto . Tagliare per noi (a differenza di altre Province che ricevono dallo Stato più di noi in base alla media storica del bilancio anche se poi le spese non le hanno fatte) significa intaccare non le piccole cose, ma quelle importanti. E riguardando la spesa corrente i tagli investono stipendi, impegni e servizi». Venerdì scorso Pirovano aveva convocato un incontro di politici e amministratori per esaminare le conseguenze dell’annunciato tagli di numerose amministrazioni provinciali e della riduzione delle spese, specificando che ad andarci di mezzo sarebbero stati servizi come il prestito interbibliotecario o alcuni servizi sociali. E lo ha confermato ieri: «A questo punto dobbiamo decidere quali servizi tagliare. Dobbiamo decidere se tagliare le biblioteche, se tagliare il servizio per i disabili o se cominciare a rinunciare alla manutenzione delle scuole, che comunque non spetterebbe più alla Provincia ma andrà ai Comuni». Ma i tagli investiranno anche i dipendenti: «Contemporaneamente alla riduzione dei servizi ci saranno anche degli esuberi del personale. Per questo ho già avvisato alcune delle rappresentanze sindacali, e ho chiesto loro di riunirci insieme alle forze che rappresentano il territorio per capire dove andare a tagliare. Dobbiamo insomma trovare il modo di eliminare cinque milioni e mezzo, che non sono pochi». I tagli, ha specificato il presidente della Provincia, sono obbligatori: «Noi non possiamo non effettuarli. Perché, se non lo facessimo, a fine anno interverrebbe il governo che preleverebbe d’imperio quei cinque milioni e mezzo, il nostro bilancio sarebbe in disavanzo e sarebbe ancora peggio. E l’anno prossimo bisogna prepararsi ad altri tagli per ulteriori undici milioni».

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