Pubblica Amministrazione: fattore umano e merito per costruire un sistema che guardi al futuro

Un estratto dagli interventi che hanno accompagnato la presentazione della Relazione annuale del Cnel al Parlamento e al Governo sui servizi pubblici

Il Sole 24 Ore
16 Ottobre 2024
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di PAOLO ZANGRILLO (da Il Sole 24 Ore)

La misurazione dei fenomeni, come ci ha insegnato il padre della scienza moderna Galileo Galilei, è la condizione necessaria alla base di qualsiasi azione di gestione e di miglioramento degli stessi. Prendere una decisione senza conoscere il contesto e le problematiche presenti spinge ad assumere iniziative “di pancia”, sull’onda dell’emozione. La Relazione del Cnel al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini ci consente di evitare questo errore. Si tratta di un utile strumento di riflessione per costruire, insieme, una pubblica amministrazione più efficiente.
Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo prezioso documento, che mi consente di fare il punto sul percorso intrapreso per modernizzare la pubblica amministrazione, adeguandola alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.

Al centro di qualsiasi iniziativa c’è la persona. Questo approccio è fondamentale poiché per innescare un processo di vero cambiamento è necessario innovare schemi e paradigmi e non limitarsi semplicemente a introdurre modifiche, puramente normative, in alcuni settori. Partendo dalle persone, e con l’ottica di fare rete, nel gennaio 2023 abbiamo avviato «Facciamo semplice l’Italia», per ascoltare e confrontarci con i nostri territori. Grazie a questo percorso ho avuto la conferma che la macchina dello Stato è una organizzazione complessa, fatta non solo di sportelli e documenti, ma soprattutto di strutture capaci di muovere gangli fondamentali del nostro Paese, in grado di sviluppare progetti innovativi.

Come riportato nella Relazione abbiamo avviato una nuova stagione di assunzioni, grazie a un ripensamento delle procedure concorsuali e all’utilizzo di uno strumento digitale come inPa. I concorsi sono passati da una durata di 780 giorni ad appena sei mesi. Nei primi otto mesi di quest’anno sono stati pubblicati oltre 13mila bandi che hanno messo a concorso circa 288mila e 500 posti, raccogliendo un numero record di candidature: ben 2 milioni. Altro che desertificazione dei concorsi! Sul tema formazione, grazie al rilancio dei Poli formativi territoriali e al potenziamento di Syllabus, il portale digitale di apprendimento a cui sono iscritte oltre 7.600 amministrazioni pubbliche, e a seguito della mia direttiva del marzo 2023, siamo passati da nemmeno sei ore di formazione a una media di due giorni per ciascun dipendente e raggiungeremo i tre giorni entro la fine dell’anno.

Quanto alla performance, come efficacemente evidenziato dalla Relazione, abbiamo avviato una «spinta verso la valutazione del merito», partendo dal presupposto che per valorizzare le persone è indispensabile un sistema in base al quale chi lavora e produce risultati può fare carriera. Valutare il merito significa individuare le aree di miglioramento e impegnarci a far crescere le persone. Un compito non facile, ma che un bravo dirigente deve saper gestire, perché tutto questo ha una ricaduta evidente in termini di creazione di valore pubblico per andare ben oltre il sapere e il saper fare, verso un “saper essere”. Stiamo lavorando per mettere a terra sistemi di misurazione e di valutazione delle performance ai quali agganciare le progressioni di carriera e la valorizzazione, anche economica, delle nostre persone. A ciò si collega il tema degli Oiv, gli Organismi indipendenti di valutazione, sul cui ruolo è necessaria una seria riflessione.

Per la prima volta dopo moltissimi anni, come evidenzia la Relazione, riusciamo a dare continuità al processo dei rinnovi contrattuali grazie agli 8 miliardi sui 24 dedicati alla pubblica amministrazione dalla scorsa legge di bilancio. Rispetto alla tornata 2019-2021 dove l’incremento medio dei contratti è stato intorno al 4% con lo stanziamento previsto arriviamo al 6 per cento. Non da ultimo, vorrei arrivare alla parte relativa alla transizione digitale, che si collega al tema della semplificazione. Stiamo lavorando con un team dedicato per cogliere tutte le possibili implicazioni dell’innovazione tecnologica e per fare in modo che possa essere utilizzata come ausilio all’insostituibile azione delle nostre persone. Partendo dall’obiettivo PNRR di semplificare 600 procedure, siamo arrivati a quota 200 intervenendo in diversi settori per velocizzare, snellire e tagliare i passaggi ridondanti che frenano l’attività amministrativa e, quindi, lo sviluppo del Paese. Con questa logica, sviluppata sulla base del dialogo con gli stakeholder e non “chiusi in laboratorio”, siamo intervenuti anche per razionalizzare i controlli sulle imprese.

In questi due primi anni di Governo, il lavoro svolto è stato tanto, ma non possiamo fermarci. Ci attendono grandi sfide che, come dimostra l’accordo siglato tra dipartimento della Funzione pubblica e Cnel per premiare eccellenze e buone pratiche con l’iniziativa “Impatto PA”, vogliamo affrontare attraverso il confronto con tutti gli attori coinvolti. Perché con il lavoro di squadra anche i traguardi che paiono irraggiungibili diventano possibili.

Articolo integrale pubblicato su Il Sole 24 Ore del 14 ottobre 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)

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