Carriere nella PA: la riforma prende il via, l’ok in Cdm

Approvato in Consiglio dei ministri il ddl recante disposizioni per la valutazione della performance del personale della Pubblica Amministrazione. Sintesi delle nuove norme

 

14 Marzo 2025
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Il Consiglio dei ministri (Cdm n. 118), ha approvato il disegno di legge che introduce nuove disposizioni sulla valutazione della performance del personale pubblico. Ecco i principali punti della riforma.

Il quadro normativo


Con il via libera al disegno di legge sulle carriere nella Pubblica Amministrazione, il governo avvia un processo di riforma volto a potenziare la meritocrazia e la trasparenza nel sistema di valutazione e progressione professionale. La proposta, avanzata dal ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e approvata in esame preliminare nel Consiglio dei ministri n. 118, prevede misure per migliorare la performance individuale e organizzativa, introducendo nuovi criteri di avanzamento di carriera per il personale dirigenziale e non dirigenziale.

Le novità del Ddl Carriere

Uno degli aspetti centrali del provvedimento è l’introduzione di un sistema retributivo legato agli obiettivi e alla performance. La valutazione ottenuta influenzerà direttamente la retribuzione e la progressione di carriera. Tra le misure chiave:
Valutazione e retribuzione: il trattamento economico sarà legato ai risultati raggiunti, con un sistema premiante basato su parametri oggettivi.
Accesso alla dirigenza: il 30% dei posti di seconda fascia sarà riservato a chi ha maturato almeno 5 anni di servizio come funzionario o 2 anni nell’area dell’elevata qualificazione.
Attrazione di nuovi talenti: l’obiettivo è rendere la PA più competitiva per le nuove generazioni, attraverso percorsi di crescita più strutturati e trasparenti.

I pilastri della riforma

Il testo si sviluppa lungo due direttrici principali:
Riforma della valutazione della performance
Introduzione di sistemi di valutazione basati su obiettivi e risultati, con un ruolo centrale della leadership.
Rafforzamento della formazione come criterio di valutazione.
Superamento della valutazione gerarchica tradizionale, favorendo il coinvolgimento di più soggetti, interni ed esterni alla PA.
Riforma dello sviluppo di carriera
Revisione dell’accesso ai ruoli dirigenziali, con un percorso meritocratico e trasparente.
Maggiore attenzione alla crescita professionale interna, per valorizzare le competenze già presenti nella PA.

Le parole del ministro Zangrillo

Il ministro Paolo Zangrillo ha commentato così la riforma: “Passiamo da un approccio burocratico della valutazione della performance a uno orientato ai risultati. Si tratta di un passaggio cruciale per motivare il personale pubblico e migliorare i servizi per cittadini e imprese”.
Il provvedimento ora seguirà l’iter parlamentare per la sua approvazione definitiva, con possibili modifiche in sede di discussione.

>> IL TESTO DELLA BOZZA DI DDL CARRIERE ENTRATA IN CDM.

>> IL COMUNICATO INTEGRALE DEL CDM n. 118.

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