Contrattazione decentrata 2012, non serve aspettare il varo dei bilanci

Marcello Serra 3 Febbraio 2012
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È opportuno che le amministrazioni avviino subito la contrattazione decentrata integrativa per l’anno 2012 in modo da potere arrivare alla ripartizione del trattamento economico accessorio premiando le performance e la meritocrazia. Peraltro non vi sono dubbi rilevanti, a differenza dell’anno passato, nella determinazione del fondo per le risorse decentrate. Occorre subito rilevare che per la costituzione del fondo non occorre attendere l’approvazione del bilancio preventivo: non vi è infatti alcun vincolo in questa direzione né in modo esplicito né implicito. Al massimo, per la concreta erogazione delle risorse variabili è opportuno attendere l’approvazione di questo documento programmatico. Nella quantificazione della parte stabile del fondo non può essere usato l’articolo 15, comma 5, del Ccnl 1/4/1999 per aumentare la capienza complessiva. Non vi sono dubbi che i risparmi derivanti dalle progressioni economiche dei dipendenti cessati dal servizio continuino a ritornare tra le somme disponibili: in questo caso infatti non abbiamo un incremento del fondo. L’unico dubbio riguarda il possibile inserimento della retribuzione individuale di anzianità e degli assegni ad personam dei dipendenti cessati dal servizio: la Ragioneria generale dello stato lo ha escluso, quanto meno per le amministrazioni statali, nella propria circolare n. 20/2010, mentre la successiva circolare 12/2011 del ministro dell’economia non ne fatto cenno. Per la costituzione della parte variabile le possibilità previste dai contratti nazionali, in particolare l’articolo 15, comma 5 e comma 2, del Ccnl 1/4/1999, non possono dare luogo ad un aumento delle risorse. Le sezioni unite di controllo della Corte dei conti hanno ammesso come deroghe esclusivamente quelle previste per la incentivazione degli uffici tecnici in caso di realizzazione di opere pubbliche e per gli avvocati in caso di contenziosi risolti con successo per l’ente. La Rgs e la sezione di controllo della magistratura contabile pugliese consentono l’aumento del fondo per le risorse derivanti dai risparmi nella utilizzazione del fondo. Rimane da risolvere, ma il tema è di minore attualità nell’anno 2012, il dubbio sulla possibilità di incrementare il fondo con i compensi derivanti dall’Istat per il censimento.

Una volta costituito il fondo si possono avviare le trattative per la ripartizione del fondo. Ricordiamo che non è necessario attendere la presentazione di una piattaforma da parte dei sindacati e che è opportuno che la giunta formuli delle direttive per la delegazione trattante di parte pubblica. Non vi sono certezze per potere andare a una rivisitazione complessiva della contrattazione decentrata: appare opportuno limitare le trattative solamente alla ripartizione del fondo, mentre un intervento sulla parte istituzionale è necessario solamente se vi sono dei dubbi di illegittimità delle norme esistenti. Il tempestivo avvio delle trattative per la ripartizione del fondo consente di spostare una parte significativa delle risorse per la incentivazione delle attività finalizzate al perseguimento dei risultati richiesti dall’amministrazione. Cioè di incentivare la produttività del personale e le indennità di risultato per i dirigenti ed i titolari di posizione organizzativa.

Giuseppe Rambaudi

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