La Camera ha annunciato di voler ridurre l’indennità dei 630 deputati. Ma non si sa ancora di quanto. O meglio si sa che sarà tagliato l’aumento (circa 700 euro netti) che sarebbe derivato dal passaggio dal sistema vitalizio al contributivo.
Il comunicato si diffonde a spiegare che nel corso della legislatura i diversi interventi hanno portato a riduzioni tra 1.250 e 1.500 euro. Ma di tagli veri dell’indennità di 11.200 euro mensili non ce ne sono. Il comunicato spiega che i rimborsi per il 50% d’ora in poi dovranno essere motivati da ricevute; che la diaria sarà ridotta di 500 euro e agganciata alla presenza effettiva; che le spese di collegio saranno tagliate di 500 euro.
È una operazione-trasparenza ancora poco trasparente. E poi: perché gli importi tagliati alle indennità dei parlamentari dovranno confluire in un fondo a parte? Dov’è il risparmio?
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