Gli enti locali perdono 73 mila dipendenti

Si fanno sentire gli effetti della razionalizzazione degli organici

Marcello Serra 30 Dicembre 2011
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Gli interventi di razionalizzazione organizzativa e di contenimento dei costi del personale stanno raggiungendo gli scopi prefissati: è questo il dato che emerge dal censimento del personale degli enti locali nel 2010, i cui dati sono stati resi noti nei giorni scorsi dal ministero dell’interno.

Da sottolineare subito che ha risposto alle domande circa il 99% delle amministrazioni interessate, cioè praticamente tutte. E che le risposte sono contenute nel conto annuale del personale che tutte le p.a. sono obbligate a trasmettere entro il 31 maggio di ogni anno alla Ragioneria generale dello stato.

Colpisce subito il forte calo del personale in servizio. Per quello a tempo indeterminato si è passati dalle 480.899 unità in servizio alla fine del 2009 alle 407.695 in servizio alla data del 31 dicembre 2010. Cioè ben 73.204 dipendenti in meno e, in valore percentuale, un calo del 15,23%. Da sottolineare che nel 2010 non vi erano specifici tetti alle assunzioni negli enti soggetti al patto, mentre per quelli non soggetti al patto vi era come oggi il tetto dei cessati dal servizio. In dettaglio, la categoria A è diminuita da n. 25.514 unità nel 2009 a n. 18.849 nel 2010, il personale di categoria B è passato da n. 136.420 unità nel 2009 a n. 111.832 nel 2010, i dipendenti di categoria C da n. 200.503 nel 2009 a n. 171.035 nel 2010, il personale di categoria D da n. 111.083 nel 2009 a n. 99.369 nel 2010 e i dirigenti sono passati da n. 7.379 unità nel 2009 a n. 6.610 nel 2010. Per questi ultimi quindi un calo di poco superiore al 10% e perciò ben minore del dato medio. Per il personale assunto con contratti flessibili vi sono stati cali assai rilevanti: in primo luogo, i contratto a tempo determinato sono passati da 35.122 unità nel 2009 alle 30.224 del 2010. E ancora, i contratti di somministrazione si riducono: da 2.962 nel 2009 a 2.693 nel 2010; quelli di formazione e lavoro scendono da 605 nel 2009 a 213 nel 2010 e i lavoratori socialmente utili calano da 17.233 nel 2009 a 16.582 nel 2010. Analoga tendenza si evidenzia anche per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa: nel 2010 ne erano stati stipulati 11.437 rispetto ai 15.174 del 2009. Da sottolineare anche la diminuzione del numero dei soggetti interessati: si arriva a 9.935, rispetto ai 12.874 del 2009.

Altrettanto significativi sono i dati sulle razionalizzazioni organizzative. In primo luogo, va evidenziata la riduzione della media dell’incidenza della spesa per il personale in rapporto alla spesa corrente: nel 2010 essa è stata del 31,84% rispetto al 32,21% del 2009. Colpiscono le cifre sulle posizioni organizzative: vi è stata una drastica riduzione del numero, infatti quelle coperte in totale ammontano a n. 97.492, contro le 168.866 del 2009. Questo dato non è però confermato a livello di spesa: vi è stata una diminuzione, peraltro non così marcata, solo per gli oneri posti a carico del fondo.

Giuseppe Rambaudi

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