Sono a rischio tutti i servizi pubblici oggi per lo sciopero nazionale unitario del pubblico impiego indetto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil per protestare contro una manovra che giudicano iniqua. I lavoratori del pubblico impiego chiedono una riforma della previdenza che non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati, misure che colpiscano gli evasori e i patrimoni, una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione e una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare risorse per la crescita. Le modalità dello sciopero sono diverse a seconda delle categorie. In tutte le città ci saranno manifestazioni mentre il presidio nazionale si svolgerà a piazza Montecitorio, presidio al quale parteciperà anche l’ Ugl. Uffici pubblici e Poste Non sarà semplice ottenere un certificato all’ anagrafe o rivolgersi a qualunque sportello pubblico. Questa categoria sciopera infatti per l’ intera giornata di lavoro, otto ore. Saranno inevitabili i disagi anche per chi dovrà pagare le bollette o spedire un pacco: gli impiegati delle Poste infatti si asterranno dal lavoro nelle ultime tre ore del turno. Inoltre i sindacati hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori del personale appartenente alle imprese private operanti nel settore della distribuzione, del recapito e dei servizi postali, e anche delle imprese esercenti i servizi postali, in sostegno all’ agitazione dei lavoratori degli sportelli e sempre per le ultime tre ore di turno. Stesso numero di ore di sciopero anche per i lavoratori dell’ energia, elettrici, petrolio, gas e acqua, che si fermeranno nelle prime tre ore del mattino mentre sono esentati dallo sciopero i turnisti delle centrali di produzione elettrica, della rete e del dispacciamento. Le prestazioni indispensabili saranno dunque tutte garantite. Scuola e università Gli insegnanti delle scuole smetteranno di lavorare un’ ora prima della fine delle lezioni, o del servizio, quindi a scuola si andrà regolarmente con l’ eventualità che tuttavia si vada prima a casa, mentre è tutto diverso per l’ università, la ricerca e l’ Alta formazione artistica, musicale e coreutica: qui lo sciopero riguarderà l’ intera giornata. Sanità Scioperano gli infermieri e scioperano anche i medici e i veterinari. Sono garantite soltanto le prestazioni essenziali, le urgenze e il pronto soccorso. Potrebbe quindi essere una giornata di forte disagio negli ospedali italiani. Gli interventi chirurgici non urgenti potrebbero essere rinviati così come sono a rischio le visite specialistiche e gli esami diagnostici. Resteranno a casa i 20 mila infermieri della Sanità pubblica aderenti al sindacato delle professioni infermieristiche Nursind. Stessa cosa per i medici di famiglia e i dipendenti della Sanità. I tre sindacati maggiori in una nota, si scusano per i disagi ai cittadini ma ritengono «fondamentale una manovra più equa e che investa nel servizio pubblico come volano di crescita». Ancora una volta, continua il comunicato congiunto «si vuole fare cassa costringendo ai lavori forzati notturni migliaia di medici anziani, con 66 anni e oltre, con turni sempre più logoranti e pesanti», a discapito della «qualità dell’ assistenza per i cittadini». Gli infermieri contestano il «mancato riconoscimento del lavoro usurante della categoria e il conseguente innalzamento dell’ età pensionabile». Mariolina Iossa miossa@corriere.it RIPRODUZIONE RISERVATA Le richieste Riforme I lavoratori pubblici chiedono una riforma della previdenza più equa e misure contro gli evasori e i patrimoni Fisco e spesa Richiesta anche una riforma fiscale che non ricada solo sui lavoratori dipendenti e una riqualificazione della spesa pubblica **** 20mila gli infermieri della Sanità pubblica aderenti al sindacato delle professioni infermieristiche Nursind che oggi potrebbero decidere di non lavorare aderendo quindi allo sciopero proclamato.
Iossa Mariolina
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