Assunzioni più facili, eliminazione delle discriminazioni territoriali sull’Ipt e riforma della riscossione locale. Sono queste le principali novità per gli enti locali contenute nel maxiemendamento al decreto Monti. Fra queste, la più importante è certamente quella che riguarda il pubblico impiego. Il nuovo comma 11-quater dell’art. 28, novellando ancora una volta l’art. 76, comma 7, del dl 112/08 aumenta dal 40 al 50% la soglia massima dell’incidenza delle spese di personale sulle spese correnti oltre la quale scatta, per comuni e province, il divieto assoluto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Si tratta di una novità importante, soprattutto dopo che la manovra di luglio ha imposto di considerare, ai fini del calcolo del predetto rapporto, anche le spese sostenute dalle società controllate titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, nonché da quelle che svolgano funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale non aventi carattere industriale o commerciale ovvero funzioni strumentali (sono in ogni caso escluse le quotate). In non pochi casi, comunque, l’inclusione delle società rischiava di portare gli enti a sfondare il tetto del 40%, con il conseguente obbligo di bloccare le assunzioni. La seconda novità di rilievo riguarda le province. Viene previsto che l’eliminazione, ai fini dell’Ipt, del regime forfettario per gli atti soggetti a Iva si applichi all’intero territorio nazionale, ivi comprese le regioni speciali. Il maxi-emendamento conferma, infine, le novità in materia di riscossione anticipate da ItaliaOggi il 13 e 14/12. In primo luogo, è stato previsto lo slittamento al 31/12/2012, del termine a partire dal quale Equitalia lascerà il campo dei tributi locali. Inoltre, è stata profondamente modificata la disciplina prevista dalla successiva lett. gg-quater dello stesso art. 7, comma 2, da un lato eliminando qualsiasi riferimento alla riscossione spontanea (che quindi potrà essere affidata a terzi, bypassando la lettura restrittiva del Mef), dall’altro eliminando il divieto per i concessionari locali di utilizzare per la coattiva la procedura «esattoriale» dell’ingiunzione.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento