Statali, sciopera anche la Uil

Marcello Serra 28 Ottobre 2011
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Contro i lavoratori pubblici c’è stata una «persecuzione», partita con la campagna sui “fannulloni” e finita con il blocco della contrattazione nazionale e integrativa. Luigi Angeletti spiega così la decisione dello sciopero di oggi, per otto ore, dei dipendenti pubblici. È prevista anche una manifestazione nazionale a Roma: «statica», come impone l’ultimo protocollo del sindaco Alemanno, cioè senza corteo. Si terrà in mattinata in piazza Santi Apostoli e nell’attigua piazzetta della Pilotta.

«Saremo più di 20mila – ha dichiarato Angeletti – e io non moltiplico per dieci. Quando eravamo con gli altri, moltiplicavamo per sei-sette-otto». Conta a parte, resta questa prima volta della Uil che ha sempre scioperato unitariamente o con la sola Cisl e che ora si muove in solitaria. l «cugini» o «fratelli» delle altre sigle sindacali, secondo il leader di via Lucullo «si fidano troppo delle capacità taumaturgiche dei diversi schieramenti politici. La realtà è un’altra: l’unica cosa che è cambiata nel corso degli anni è la qualità della clientela».

A chi gli chiede del rapporto con la Cisl, Angeletti risponde: «La Cisl vuole evitare gli scioperi, ma adesso non ci sembra più possibile evitarlo». È del tutto evidente che anche per la Uil si è esaurita quell’ampia apertura di credito concessa al governo e ai vari ministri all’inizio della legislatura. Angeletti e altri dirigenti Uil sono ora convinti che sia meglio andare a votare. Alla base dello sciopero di oggi la richiesta precisa di rimuovere il blocco della contrattazione e per chiedere che nel settore pubblico abbia compiuta ed efficace applicazione lo stesso modello contrattuale del settore privato. A proclamarlo sono state le varie categorie del pubblico impiego: UilPa, UilFPL, UilScuola e UilRua. Ma scenderanno in piazza anche rappresentanze di altre categorie.

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