Dopo varie bozze circolate in questi giorni, è finalmente approdato il documento definitivo al Quirinale per essere successivamente inviato al Parlamento per il suo iter di approvazione. Proprio all’ultimo momento, nella nottata del 22/10/2015, sono state inserite alcune disposizioni riguardanti il salario accessorio e nuovi limiti al turn over dei dipendenti pubblici e, per quello che qui interessa, anche in riferimento agli enti locali. In attesa che il citato DDL abbia la sua approvazione definitiva, preme qui evidenziare le implicazioni della normativa ed il relativo impatto per gli enti locali.
RIDUZIONE DEL SALARIO ACCESSORIO
L’art.16 comma 11, precisa quanto segue:
“Nelle more dell’adozione dei decreti legislativi attuativi degli articoli 11 e 17 della legge 7 agosto 2015, n. 124, con particolare riferimento all’omogeneizzazione del trattamento economico fondamentale e accessorio della dirigenza, tenuto conto delle esigenze di finanza pubblica, a decorrere dal 1° gennaio 2016, l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, non può superare il corrispondente importo determinato per l’anno 2015 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, tenendo conto del personale assumibile ai sensi della normativa vigente”.
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