Dl fare: Bertolini (Cida), taglio stipendi manager non è soluzione a mali P.a.

7 Agosto 2013
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“La posizione della Cida, in merito alla riduzione del 25% dei compensi dei manager pubblici, è fortemente contraria in quanto non riteniamo che questa possa essere la soluzione ai mali della pubblica amministrazione”. Così Silvestre Bertolini, presidente di Cida – Manager e Alte Professionalità per l’Italia, confederazione sindacale che rappresenta dirigenti, quadri e professionisti ad elevata qualificazione dei settori pubblico e privato, parla con Labitalia dell’emendamento al dl fare che dopo accese discussioni ha introdotto una sforbiciata del 25% ai compensi dei manager pubblici

“Si dovrebbero adottare -esorta Bertolini- provvedimenti molto più incisivi ai fini della riduzione della spesa pubblica, a cominciare dai costi della politica. La macchina della politica è fortemente sovradimensionata rispetto alle reali necessità del Paese e non segue i criteri di efficienza che consentirebbero una riduzione della spesa pubblica. Il taglio agli stipendi dei manager pubblici e delle aziende a partecipazione pubblica non risolve il problema, potrebbe anzi generare una fuoriuscita dei dirigenti più professionalmente -avverte il presidente di Cida- e tecnicamente preparati verso il mondo del privato”.

Il punto di vista della Cida, ribadisce Bertolini, “è che i criteri di remunerazione della dirigenza pubblica debbano essere commisurati alla reale preparazione professionale dei manager ed essere correlati a valori di meritocrazia, competenza e raggiungimento di risultati che mirino a una maggiore efficienza della pubblica amministrazione e delle aziende a capitale pubblico”.

(FONTE: Adnkronos)

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