Confsal-Unsa, manovra troppo pesante per le tasche dei lavoratori

Marcello Serra 20 Luglio 2011
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Per Massimo Battaglia, segretario generale Confsal-Unsa, la manovra finanziaria “si traduce ancora una volta in una penalizzazione fortissima e insostenibile per i lavoratori dei ministeri”. In questi anni, si legge in una nota del sindacato, la federazione Confsal-Unsa ha dimostrato con i fatti e i risultati di saper percorrere nei momenti difficili per il Paese la strada della responsabilità e del dialogo privilegiandola rispetto a quella della protesta e della piazza.

Il nuovo congelamento stipendiale e il nuovo blocco del turn over, osserva il sindacato, si vanno a sommare alle pesantissime norme che riducono le detrazioni fiscali (i cui effetti saranno percepiti l’anno prossimo), e all’aumento dei costi della sanità (i cui effetti sono immediati).

Battaglia ribadisce con forza il dissenso della Confsal-Unsa a questa manovra, “troppo pesante per le tasche dei lavoratori, a fronte delle risorse recuperabili dall’evasione per 150 miliardi annui e dallo sradicamento dei costosissimi sprechi di denaro pubblico”.

“Per questo – spiega il segretario generale – la federazione Confsal-Unsa lancia a settembre con la collaborazione delle proprie strutture territoriali e di tutti i lavoratori una propria operazione trasparenza per denunciare ministero per ministero tutte quelle spese inutili che sottraggono risorse dirottabili sul rinnovo del contratto“.

“Mi riferisco – sottolinea Battaglia – a consulenze, collaborazioni esterne, auto-blu costosissime (sia per il mezzo che per il personale di scorta) e esternalizzazzioni. Stiamo parlando di molte attività realizzabili dal personale in servizio nei ministeri. Puntare sul personale significa spendere meno, spendere meglio e recuperare risorse, a tutto vantaggio dell’amministrazione pubblica e della società”.

(FONTE: ilpersonale.go-vip.net)

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