L’arresto della sezione lavoro della Suprema Corte di Cassazione qui esaminato, n. 18829, depositato in cancelleria lo scorso 15 settembre, investe una tematica di carattere generale e di considerevole peso specifico nell’ambito di quello che si potrebbe definire il “diritto disciplinare”.
Ci si riferisce alla questione inerente i margini di applicabilità delle disposizioni – di carattere sostanziale e procedurale dettate per il licenziamento intimato per ragioni disciplinari – a quella congerie di fattispecie che si pongono sulla non sempre netta linea che separa la sanzione disciplinare dai provvedimenti di carattere più latamente gestionale del rapporto di lavoro.
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