Una recente decisione del Consiglio di Stato depositata il 27 dicembre 2011 ha affrontato la complessa tematica della restituzione economica in favore del dipendente sospeso dal servizio in caso di annullamento della sanzione (n. 6815 della sesta sezione), offrendo una soluzione innovativa e, per certi versi, invero non completamente condivisibile.
L’articolata vicenda, che si dipana tra gli anni ’80 e ’90, a cavallo del processo di contrattualizzazione del pubblico impiego – che ha notevolmente inciso sulla disciplina rilevante nel caso che occupa – prende le mosse dalla lunga sospensione cautelare, prima obbligatoria poi facoltativa patita da un dipendente ministeriale che, all’esito di un procedimento penale, viene condannato per il reato di falso in atto pubblico.
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