“Nonostante i ripetuti annunci”, l’intesa raggiunta tra sindacati, Governo e enti locali il 3 maggio scorso sul lavoro pubblico “non è ancora stata varata dal Consiglio dei ministri: sarebbe grave se il Governo non procedesse rapidamente ad adempiere ai suoi compiti e magari subisse le pressioni di qualche politico contro quell’intesa”. E’ quanto afferma in una nota il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
“Il Governo, tutte le istituzioni pubbliche e tutte le organizzazioni sindacali – osserva la leader sindacale – hanno firmato agli inizi di maggio un’intesa importante per la riforma delle Pubbliche amministrazioni e per il lavoro pubblico. La Cgil ha giudicato positivamente quell’intesa, in discontinuità con le leggi e l’esperienza di separazione, e di non confronto, del governo Berlusconi”.
L’intesa, prosegue Camusso, “che doveva essere recepita in una legge delega, non è stata ancora varata dal Consiglio dei Ministri, mentre continuano ad imperversare le critiche e le polemiche strumentali di chi osteggia un ruolo condiviso delle parti sociali e delle autonomie locali. Sarebbe grave – aggiunge il numero uno della Cgil – se il Governo non procedesse rapidamente ad adempiere ai suoi compiti e magari subisse le pressioni di qualche politico contro quell’intesa. Se il provvedimento non venisse varato al più presto, avviando l’iter parlamentare, entrerebbe in gioco la credibilità dell’operato del Governo e l’apporto delle altre istituzioni pubbliche che hanno condiviso e firmato l’intesa”, conclude.
(FONTE: www.rassegna.it)
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