“Premiare i migliori e aumentare la produttività sono le nostre priorità. Bisogna metterle in pratica.
Le perplessità espresse dalla Corte dei Conti sull’incapacità dell’attuale sistema di collegare premialità individuale e aumento di produttività del settore pubblico sono le stesse che ci inducono a intervenire per far sì che questo meccanismo possa realizzarsi nella pratica. Due sono i motivi della criticità: la ridotta platea dei destinatari del meccanismo vigente (277 mila dipendenti sugli oltre tre milioni di dipendenti pubblici) e la rigida predeterminazione delle fasce che ne ha comportato il mancato recepimento -come rileva la stessa Corte – a livello di contrattazione integrativa. Per questo motivo, la recente intesa, in primo luogo, recupera ai meccanismi di premialità una larga platea di datori di lavoro (Regioni ed Enti locali); poi, come sarà previsto, la proposta di delega mira a una “valorizzazione della performance individuale nel contesto della performance organizzativa”, al dichiarato fine di “prevedere meccanismi concretamente atti a premiare il merito individuale e ad assicurare la retribuzione differenziata in relazione ai risultati conseguiti””.
(FONTE: Funzione Pubblica)
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