“Credo che fin quando il quadro politico non sarà più chiaro, in una fase di instabilità come quella attuale il Governo non possa procedere, soprattutto in assenza di un confronto con i lavoratori e con un tavolo ancora aperto all’Aran. Dal precariato, con la minaccia di licenziamenti solo in parte posticipata a luglio, agli enti locali, con casi sempre più frequenti di perdita di salario e in una situazione quasi schizzofrenica per il sistema contrattuale di secondo livello, fino alle cosiddette eccedenze nelle funzioni centrali e nel resto del lavoro pubblico, le questioni sono tali e così importanti da richiedere un confronto a tutto campo. Un confronto che parta dalla necessità imminente di riformare e innovare la pubblica amministrazione senza cercare capri espiatori, come sembrano fare anche in questi giorni alcune forze politiche, senza continuare ad attaccare e punire i lavoratori a cui si chiede di partecipare a questa sfida”, conclude Dettori.
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