R. Squeglia (ilpersonale.go-vip.net 26/7/2013)
L’arresto della S.C. di Cassazione n. 17204 dell’11 luglio 2013 investe un tema non particolarmente esplorato dai sentieri giurisprudenziali, ma non per questo di scarsa rilevanza: il rapporto tra l’esercizio, da parte del datore di lavoro, del potere disciplinare e la tutela della riservatezza del dipendente incolpato.
Nel caso in esame, riguardante un rapporto alle dipendenze di privato datore di lavoro, la vicenda poi giunta all’esame del giudice di legittimità prende le mosse dal procedimento disciplinare instaurato a carico del dipendente di un istituto bancario che ha subito, all’esito di un procedimento disciplinare, l’irrogazione di sanzione espulsiva.
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