Il Commento – Lavoro straordinario nel pubblico impiego e autorizzazione implicita

Le prestazioni di lavoro svolte oltre l’orario di servizio devono essere limitate e sempre riferibili alla necessità di fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali: con ciò esse non possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro e di copertura dell’orario.

1 Giugno 2016
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di G. Crepaldi (ilpersonale.go-vip.net 1/6/2016)

Le prestazioni di lavoro svolte oltre l’orario di servizio devono essere limitate e sempre riferibili alla necessità di fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali: con ciò esse non possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro e di copertura dell’orario. La normativa impone che le prestazioni di lavoro straordinario siano espressamente autorizzate dal dirigente, sulla base delle esigenze organizzative e di servizio individuate dall’ente; deve escludersi l’ammissibilità di ogni forma generalizzata di autorizzazione.

Secondo la giurisprudenza corrisponde ad un preciso dovere di ufficio dei pubblici dipendenti quello di svolgere il lavoro straordinario che si renda necessario per soddisfare specifiche esigenze della pubblica amministrazione di appartenenza (Tar Lazio, Roma, sez. I ter, 7 febbraio 2005 n. 1051).

Nel pubblico impiego la retribuibilità del lavoro straordinario è subordinata all’esistenza di una formale autorizzazione allo svolgimento di prestazioni di lavoro eccedenti l’ordinario orario di lavoro…

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