Qui di seguito la ricostruzione operata dai giudici contabili sulle due questione di massima.
VINCOLO DELLA RIDUZIONE DEL SALARIO ACCESSORIO E PIANI DI RAZIONALIZZAZIONE
Non può non sottacersi, a proposito della riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi cui conseguono possibili economie delle spese del personale sostenute dall’ente, il recente indirizzo della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Toscana, che con deliberazione 06/09/2016 n.86 avevano avuto modo di precisare che, in materia di blocco del salario accessorio disposto dalla Legge di Stabilità 2016 (art.1 comma 236), non possono non assumere rilevanza le indicazioni contenute dalla Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, nella deliberazione n.26/2014, la quale aveva fornito risposta positiva alla possibilità di incrementare le risorse del salario accessorio fuori dai vincoli di riduzione, in caso di attivazione da parte dei Comuni dei piani di razionalizzazione della spesa (commi 4 e 5 dell’art. 16 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98), ovvero attraverso un più efficiente utilizzo del personale, ciò in quanto l’intenzione del legislatore di ridurre la spesa di personale, ponendo un freno alle dinamiche del trattamento accessorio, si contrappone al favor dello stesso verso politiche di sviluppo della produttività individuale del personale.
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