Le innovazioni introdotte
Il Consiglio di Stato evidenzia una serie di innovazioni introdotte dal decreto, al fine non solo di assicurare l’efficienza funzionale ed operativa e la stabilità economica del mercato dei buoni pasto, ma anche, e soprattutto, di favorire la libera ed effettiva concorrenza nel settore e l’equilibrato svolgimento dei rapporti tra i diversi operatori economici per un efficiente servizio ai consumatori. Tra gli elementi innovativi risaltano:
- le regole di maggior tutela degli esercizi convenzionati nei confronti delle società di emissione di buoni pasto, con una disciplina imperativa che giunge ad incidere, in via diretta ed indiretta, sul contratto privatistico tra società di emissione e esercizi convenzionati;
- ammissibilità del cumulo dei buoni pasto spendibili nel limite massimo di dieci. La ratio di tale intervento risiede sia nel fatto che spesso il buono pasto non consente, stante il valore facciale, di poter usufruire di un pasto completo, sia ritenendo maggiormente rispondente a criteri di ragionevolezza ed equità consentire all’utente di scegliere, ove lo ritenga, di utilizzare più buoni pasto ai fini della prestazione alla quale ha diritto. Inoltre, ammettere l’utilizzazione di più buoni pasto contemporaneamente, consente all’utente di organizzarsi nella maniera che ritiene più opportuna ed efficace, fino alla possibilità dell’acquisto di una quantità e varietà di prodotti alimentari che, pur pronti per il consumo, se conservabili, consentano al medesimo, così come avviene normalmente, di concentrarne l’acquisto una volta a settimana o ogni due settimane al massimo, provvedendo alla propria organizzazione di pasti quotidiani per più giornate lavorative senza la necessità di effettuare acquisti giornalieri.
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