Prima di arrivare alle conclusioni dei giudici contabili, vediamo che cosa prevede la normativa.
Quadro normativo
Il D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198, recante “Codice delle Pari Opportunità tra uomo e donna”, a norma dell’articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246”, all’art. 48 prevede che le Pubbliche Amministrazioni devono predisporre i piani di azioni positive – di durata triennale – tendenti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne.
Detti piani, fra l’altro, al fine di promuovere l’inserimento delle donne nei settori e nei livelli professionali nei quali esse sono sottorappresentate, favoriscono il riequilibrio della presenza femminile nelle attività e nelle posizioni gerarchiche ove sussiste un divario fra generi non inferiore a due terzi. Invero, il citato decreto delegato n. 198/2006, all’art. 42 comma 2, lettere d), e) e f), indica, tra le possibili azioni positive, la necessità di:
– superare condizioni, organizzazione e distribuzione del lavoro che provocano effetti diversi, a seconda del sesso, nei confronti dei dipendenti con pregiudizio nella formazione, nell’avanzamento professionale e di carriera ovvero nel trattamento economico e retributivo;
– promuovere l’inserimento delle donne nelle attività, nei settori professionali e nei livelli nei quali esse sono sottorappresentate e in particolare nei settori tecnologicamente avanzati ed ai livelli di responsabilità;
– favorire, anche mediante una diversa organizzazione del lavoro, delle condizioni e del tempo di lavoro, l’equilibrio tra responsabilità familiari e professionali e una migliore ripartizione di tali responsabilità tra i due sessi.
Novità editoriale:
LA LEGGE 241/90
commentata con la giurisprudenza
di Serafina Frazzingaro, Giuseppe Raffaele Macrì, Pierluigi Rotili
La recente riforma Madia (legge n. 124/2015) ed i relativi decreti attuativi hanno inciso notevolmente sull’azione e sull’organizzazione della Pubblica Amministrazione e, in particolare, sull’assetto del procedimento amministrativo come disciplinato dalla legge n. 241/1990.
Il presente volume racchiude le principali pronunce del diritto vivente giurisprudenziale – suddivise articolo per articolo della legge n. 241 – sino ad oggi emerse sui singoli istituti.
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