Riforma PA: norme integrative sul licenziamento disciplinare

Il Consiglio dei ministri tenutosi il 10 luglio 2017 ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione della legge di riforma della pubblica amministrazione, prevede disposizioni integrative e correttive in materia di licenziamento disciplinare.

11 Luglio 2017
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Il Consiglio dei ministri tenutosi il 10 luglio 2017, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione della legge di riforma della pubblica amministrazione (articoli 16, comma 7, e 17, comma 1, lettera s), della legge 7 agosto 2015, n. 124), prevede disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 20 giugno 2016, n. 116, in materia di licenziamento disciplinare.

Principali novità

In particolare, le innovazioni apportate riguardano l’accoglimento dei pareri parlamentari in merito all’introduzione di un obbligo di carattere generale per le pubbliche amministrazioni concernente la comunicazione all’Ispettorato per la funzione pubblica dell’avvio e della conclusione dei procedimenti disciplinari e del relativo esito. Al fine di consentire un efficace e tempestivo monitoraggio, gli atti di avvio e conclusione del procedimento disciplinare, nonché l’eventuale provvedimento di sospensione cautelare del dipendente saranno comunicati dall’ufficio competente di ogni amministrazione, per via telematica, all’Ispettorato per la funzione pubblica, entro venti giorni dalla loro adozione.

Il nuovo testo prevede, infine, sul testo originario e sulle modifiche apportate in sede di correttivo, l’acquisizione dell’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni e ha ottenuto, dopo l’esame preliminare del Consiglio dei ministri, l’intesa della medesima Conferenza nonché di quella Unificata.

 

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