Con la sottoscrizione definitiva, il contratto è dunque pienamente applicabile.
Si tratta del quarto contratto sottoscritto in via definitiva, dopo i contratti di Funzioni centrali, Istruzione e ricerca e Funzioni locali.
Il contratto riconosce aumenti tabellari a regime, compresi tra 50,50 e 90,80 Euro al mese ed un elemento perequativo della retribuzione, corrisposto mensilmente fino al 31/12/2018, con valori più elevati per le categorie e posizioni economiche collocate nelle fasce più basse della scala parametrale, fino a 30 euro/mese. Sono riconosciuti anche gli arretrati contrattuali per il periodo 2016-2017.
Dalla fine del 2018, con decorrenza 2019, è previsto, infine, un incremento dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa.
Il contratto interviene su molti aspetti normativi quali le assenze, i permessi e congedi, le ferie, i rapporti di lavoro flessibile, l’ampliamento di alcune tutele (malattie gravi, permessi per visite).
In materia di orario di lavoro, il contratto raggiunge un buon equilibrio tra tutele e garanzie per i lavoratori ed esigenze organizzative delle aziende sanitarie.
E’ stato ridefinito un quadro organico di regole sulle relazioni sindacali presso le aziende, valorizzando gli istituti della partecipazione e la contrattazione integrativa.
Il nuovo contratto collettivo, in attuazione di recenti disposizioni di legge, ha operato anche una revisione del codice disciplinare dei dipendenti pubblici, prevedendo anche specifiche sanzioni in caso di assenze ingiustificate in prossimità dei giorni festivi o per assenze collettive.
Il contratto, a seguito della sottoscrizione definitiva, diverrà efficace da domani, 22 maggio 2018.
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