Il giudice di legittimità è stato chiamato a verificare se al dirigente pubblico, cui sia stato conferito un incarico ad interim, spetti o meno una retribuzione aggiuntiva. Il caso di specie riguarda un dirigente, cui è stato conferito un incarico di un altro posto dirigenziale vacante per circa 32 mesi, che ha reclamato una maggiore retribuzione (sia di posizione, sia di risultato) del posto da lui coperto in tale periodo. Il tribunale di primo grado ha riconosciuto gli importi come spettanti, la Corte di appello pur confermando gli importi dovuti ha precisato che il conferimento ad interim rientrasse tra gli incarichi extraistituzionali ai pubblici dipendenti che prevedono l’erogazione di compensi aggiuntivi. La
Corte di Cassazione, sentenza 15 gennaio 2019 n. 836, in riforma della sentenza, ha attratto il citato incarico addizionale nel principio di onnicomprensività della retribuzione dirigenziale precisando che nulla era dovuto al dirigente.
La vicenda
Un dirigente pubblico appartenente ad una ASL, ma i cui principi sono estensibili a tutti i dirigenti pubblici per l’espresso rinvio alle disposizioni di cui al d.lgs. 165/2001, ha reclamato le maggiori retribuzioni spettanti…
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