Massima
In tema di risarcimento del danno per perdita di chance di promozione, incombe sul singolo dipendente l’onere di provare, pur se solo in modo presuntivo, il nesso di causalità tra l’inadempimento datoriale e il danno, ossia la concreta sussistenza della probabilità di ottenere la qualifica superiore.
Fatto
Il Tribunale di Bari ha accolto il ricorso di un dipendente esperito nei confronti di Poste Italiane S.p.A., dichiarando il diritto del primo a partecipare “all’accertamento professionale per la copertura dei posti di Q2 per la sede Puglia“, e ha condannato la seconda, a titolo di risarcimento del danno per perdita di chance, al pagamento di Euro 5.000,00.
In secondo grado, la Corte di appello di Roma ha rigettato il gravame della società.
La Corte territoriale, premesso il diritto del lavoratore a partecipare alla selezione interna per l’Area Quadri di 2 livello sulla base dei criteri concordati in sede sindacale, quanto al risarcimento del danno parametrato alle probabilità di successo, ha ritenuto accertato che il lavoratore avesse una posizione di plausibile vittoria…
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