Il provvedimento individua le priorità di intervento e i mezzi attraverso i quali perseguire la prevenzione dei fenomeni corruttivi nei settori di competenza dell’Autorità. Sono tre le sezioni in cui si articola la direttiva e il conseguente piano ispettivo: vigilanza sulle misure anticorruzione, gli obblighi di trasparenza, le inconferibilità e incompatibilità; vigilanza sui contratti pubblici; vigilanza sul sistema di qualificazione.
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Fra le varie disposizioni previste, il rafforzamento dei controlli sui soggetti aggregatori e sul ricorso al subappalto, le proroghe nel comparto dello smaltimento rifiuti, le verifiche sul rispetto del principio di rotazione per gli incarichi sotto soglia e il divieto di frazionamento degli appalti. Previsti specifici approfondimenti in tema di affidamenti diretti e apposite indagini o ispezioni in settori risultati particolarmente critici come i servizi di pulizia in ambito sanitario e quelli di facility management.
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