di S. Oddo Casano (ilpersonale.go-vip.net 5/7/2012)
Come si ricorderà, il cambiamento del sistema di calcolo delle pensioni (da retributivo a contributivo) ha causato un vero e proprio “terremoto” nel sistema previdenziale pubblico: ha significato, infatti, non una mera variazione nelle modalità dei calcoli pensionistici ma una reale riduzione del tasso di copertura previdenziale derivante dalla previdenza obbligatoria (il primo pilastro).
E’ da quel momento in poi (correva l’anno 1995…) che l’esigenza di una previdenza complementare, non sostitutiva ma aggiuntiva a quella obbligatoria, è stata sempre più evidente; purtroppo, tale evidenza è stata compresa fino in fondo soltanto dagli addetti ai lavori mentre i più diretti interessati, i lavoratori dipendenti pubblici, ancora oggi stentano a capire gli effettivi vantaggi di questa soluzione.
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