Venerdì 22 luglio scorso su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta è stato approvato dal Consiglio dei ministri uno schema di decreto legislativo correttivo della Riforma Brunetta che interviene in materia di conferimento di incarichi dirigenziali da parte delle Regioni e degli Enti locali e di non applicabilità di alcune disposizioni relative alla valutazione della performance del personale in ente con un numero di dipendenti inferiore a quindici. Il provvedimento offre, inoltre, una corretta e definitiva interpretazione delle regole sulla partecipazione sindacale e sulle competenze della contrattazione collettiva integrativa, al fine di sanare eventuali discrasie organizzative.Il testo aveva già ricevuto il parere della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari.
Tra le numerose disposizioni di interesse per gli enti locali segnaliamo: Immediata entrata in vigore della riforma Brunetta, senza attendere la prossima contrattazione nazionale collettiva; inserimento della norma che prevede, appunto per gli enti locali, che il numero complessivo degli incarichi a contratto nella dotazione organica dirigenziale, conferibili ai sensi dell’articolo 110, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, “è preventivamente determinato e non può essere superiore al diciotto per cento del totale della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato”; rinvio delle fasce di valutazione alla prossima tornata della contrattazione collettiva nazionale.
(FONTE: ilpersonale.go-vip.net)
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