Dopo un acceso dibattito ed una serie di correttivi implementati nel percorso parlamentare il decreto è pronto per tentare di di spiegare i propri effetti: sarà interessante cercare di capire già dai primissimi giorni di applicazione se il calendario sprint e le nuove sanzioni anche a carico dei dirigenti che non vigilano saranno in grado di mettere davvero il freno a un fenomeno che mina alle fondamenta la credibilità della Pubblica Amministrazione italiana.
Le nuove misure danno un giro un di vite alla disciplina del licenziamento disciplinare per il Pubblico Impiego: fino ad oggi i licenziamenti per assenteismo sono stati infatti limitati a poche decine di casi, sintomo di una disciplina troppo lasca. Da ora in poi la piccola grande rivoluzione targata Governo Renzi: calendario serrato e sanzioni pesanti per i dirigenti che si girano dall’altra parte.
Nel momento in cui un “furbetto” viene colto sul fatto, oppure viene filmato mentre timbra l’entrata e poi non si reca alla scrivania, si darà avvio un meccanismo che condurrà alla sospensione in 48 ore e al contraddittorio entro 15 giorni per arrivare al licenziamento, ovviamente se tutto è confermato, nel giro di un mese dal fatto.
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Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego
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Il lavoro prende in considerazione anche le ultime novità in materia di whistleblowers e delle azioni del Governo assunte per contrastare il fenomeno del c.d. “furbetto del cartellino”.
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