Un pronunciamento, si legge nella nota, “che conferma a pieno le denunce del lavoratore, così come il giudizio della Funzione Pubblica Cgil nei confronti dell’allora direttore della struttura”. Nel dispositivo di condanna si legge infatti, riporta la Fp Cgil nazionale e Bologna, “che il direttore, Marco Cevenini, era il ‘fulcro’ di un sistema sconcertante e che, pur non essendo imputato, per il giudice avrebbe dovuto esserlo in quanto ‘concorrente morale dei fannulloni’”. Le parole del giudice, prosegue la nota, “confermano quanto la Fp Cgil da tempo sosteneva nei confronti di un evidente coinvolgimento dei vertici e che denunciammo pubblicamente, parlando dello ‘strano caso’ di un dirigente complice di pratiche di assenteismo ingiustificato”.
La recente sentenza “afferma quindi in pieno il valore, la giustezza e l’opportunità dell’intervento di Ciro Rinaldi, ripagato negli anni da comportamenti vessatori da parte della dirigenza dell’istituto. Alla luce della pubblica sentenza come Fp Cgil considereremmo quindi sbagliato e non accettabile ogni tentativo di sottoporre a censura preventiva pensieri e parole di Ciro Rinaldi che deve essere libero di poter esprimere giudizi e legittima soddisfazione per il risultato raggiunto. In questo la Fp Cgil, che solidarizza col lavoratore, sosterrà le sue ragioni”, concludono Funzione Pubblica nazionale e Bologna.
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