Il comando nel pubblico impiego privatizzato si verifica quando un pubblico impiegato, titolare di un posto di ruolo presso una Pubblica Amministrazione, viene temporaneamente assegnato a prestare servizio presso un’Amministrazione o un ente pubblico diverso. Durante il comando, il dipendente presta la sua opera esclusivamente presso l’amministrazione di destinazione, mantenendo però la titolarità del rapporto d’ufficio con l’amministrazione di appartenenza. Il comando comporta una modifica del rapporto di servizio, in quanto il dipendente è inserito nell’amministrazione di destinazione sia dal punto di vista organizzativo-funzionale che gerarchico e disciplinare.
Qual è la differenza tra comando e distacco nel pubblico impiego?
Il comando implica che il dipendente venga temporaneamente assegnato a un’altra Amministrazione o ente pubblico per esigenze esclusive di quest’ultimo, comportando una modifica del rapporto di servizio. Il distacco, invece, si verifica quando il dipendente viene temporaneamente assegnato a un ufficio diverso da quello di appartenenza, ma sempre all’interno dell’amministrazione datrice di lavoro, senza modifica del rapporto di impiego.
Quali sono le limitazioni legislative riguardanti comando e distacco dei dipendenti pubblici?
L’art. 6 del d.l. n. 36/2022 impone limitazioni significative all’utilizzo di comando e distacco nel pubblico impiego. Una delle principali restrizioni è l’introduzione di un tetto massimo del 25% dei posti non coperti tramite mobilità volontaria per l’attuazione di comandi e distacchi. Questo tetto non si applica a determinate categorie di personale, come i dirigenti e coloro con obblighi di legge specifici, e prevede delle eccezioni per partecipazione ad organi istituiti da disposizioni legislative o regolamentari.
Quali sono le conseguenze dell’introduzione di tali limitazioni?
Le limitazioni legislative rendono più restrittivo l’utilizzo di comando e distacco nel pubblico impiego, specialmente per le amministrazioni più piccole. Ciò può influenzare la flessibilità nell’assegnazione del personale e comportare una ridefinizione delle pratiche di gestione delle risorse umane.
Cosa succede in caso di comandi o distacchi già in essere alla data di entrata in vigore delle nuove disposizioni?
La normativa prevede disposizioni specifiche per la gestione dei comandi e distacchi già attivi alla data di entrata in vigore delle nuove limitazioni, al fine di garantire una transizione graduale e agevolare l’assunzione del personale da parte degli enti utilizzatori.
Come viene gestita la partecipazione ad organi istituiti da disposizioni legislative o regolamentari che coinvolgono personale di amministrazioni diverse?
La normativa prevede che non si applichi il tetto massimo del 25% per i comandi e distacchi relativi alla partecipazione ad organi istituiti da disposizioni legislative o regolamentari che coinvolgono personale di amministrazioni diverse, riconoscendo l’importanza di tali incarichi per il funzionamento istituzionale.
Ti consigliamo:
Il rapporto di lavoro pubblico
Il volume tratta il percorso normativo che ha interessato la disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni esaminando le principali innovazioni introdotte dal legislatore nazionale ed europeo in materia di diritto del lavoro. In particolare, l’opera aiuta a ricostruire l’ordine logico del lungo e travagliato processo riformatore che va dalla legge n. 421 del 1992 alla riforma Brunetta del 2009 e alla legge Madia del 2015, per arrivare alla disciplina pattizia della contrattazione collettiva del 2022, stagione di importanti negoziati, nell’ambito delle riforme cosiddette abilitanti, ai fini dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’opera, con l’attenzione sempre rivolta alle implicazioni operative, descrive i principali atti di regolazione del rapporto di lavoro pubblico, in particolare negli enti locali, che vanno dalla sua costituzione, all’inquadramento e a ogni altro aspetto gestionale fino ai doveri e alle responsabilità del dipendente pubblico ed infine alla fase conclusiva del rapporto con la sua estinzione. Il lettore può inoltre accedere a un vasto formulario pronto all’uso di atti di macro e micro-organizzazione e di istituti contrattuali, riformulati con il nuovo CCNL e costantemente aggiornati fino al 31 dicembre 2023. In particolare, la sezione online dell’opera contiene schemi di regolamenti, di determine, di convenzioni, di bandi, di contratti, di codici di comportamento e di piani, tra cui il PIAO. Sono inoltre disponibili alcuni modelli Excel di calcolo personalizzabili e stampabili. Angelo CapalboSegretario generale, Cavaliere, avvocato, valutatore e pubblicista.
Angelo Capalbo | 2023 Maggioli Editore
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento