Massima
E’ legittimo il provvedimento con il quale la Pubblica Amministrazione ha escluso un concorrente da una graduatoria concorsuale, che sia motivato con riferimento al fatto che l’interessato, in sede di dichiarazione relativa al periodo di attività lavorativa precedentemente svolta, per l’attribuzione del punteggio, ha indicato soltanto gli anni di riferimento, non specificando il mese e il giorno in cui detta attività ha avuto effettivamente inizio e si è conclusa. In tal caso, il concorrente ha fatto conseguentemente e necessariamente intendere alla Pubblica Amministrazione una durata temporale dell’attività lavorativa svolta, che va dal mese di gennaio al mese di dicembre degli anni indicati, laddove è risultato che la medesima attività lavorativa è stata svolta, in concreto, solo dal mese di marzo del primo anno al mese di marzo dell’ultimo anno; con la ulteriore conseguenza che la dichiarazione resa dal concorrente non può non essere valutata quale mendace da parte della Pubblica Amministrazione con tutte le relative conseguenze.
Fatto
Una candidata viene esclusa dalla graduatoria di un concorso bandito dal Comune di Palermo per il posto di operaio specializzato dell’area scuola e realtà dell’infanzia…
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