Massima
Anche se in generale è da riconoscere in capo all’Amministrazione che indice un concorso pubblico un potere discrezionale nell’individuazione della tipologia dei titoli richiesti per la partecipazione, da esercitare tenendo conto della professionalità e della preparazione culturale richieste per il posto da ricoprire, tuttavia, in assenza di una fonte normativa che stabilisca autoritativamente il titolo di studio necessario e sufficiente per concorrere alla copertura di un determinato posto o all’affidamento di un determinato incarico, la discrezionalità nell’individuazione dei requisiti per l’ammissione va esercitata tenendo conto della professionalità e della preparazione culturale richieste per il posto da ricoprire o per l’incarico da affidare, ed è sempre naturalmente suscettibile di sindacato giurisdizionale sotto i profili della illogicità, arbitrarietà e contraddittorietà.
Fatto
La candidata è stata esclusa da un concorso bandito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l’assunzione di 130 funzionari da inquadrare nella III area del personale non dirigenziale, posizione economica F1, nel profilo professionale di Funzionario Architetto.
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