“In primo luogo – spiegano i segretari delle quattro categorie del lavoro pubblico – si conferma un problema di legittimità costituzionale rispetto al blocco dei contratti dei dipendenti pubblici. Il parere richiama esplicitamente gli articoli 3 (pari dignità dei lavoratori pubblici e privati), 36 (diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro), 39 (diritti sindacali) e 97 (buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione). E definisce non ipotizzabile un ulteriore allungamento temporale del blocco oltre il 2014”.
“Le commissioni parlamentari, e questa ci sembra la parte più interessante del pronunciamento, impegnano il Governo a riprendere subito la contrattazione collettiva. L’esecutivo riapra subito il tavolo sui contratti. I lavoratori – concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili – hanno diritto a un rinnovo del contratto di lavoro, tanto della sua parte normativa quanto di quella economica”.
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