di R. Lasca (ilpersonale.go-vip.net 20/9/2011)
La “Revisione economico-finanziaria” di una PA quale l’ente locale – e non solo! – si sa è una cosa seria e da sempre, atteso che i soldi amministrati dai comuni sono pubblici (dell’Erario), ma (pare) lo diventa ancor più sentitamente quando le “vacche si fanno magre” ed i conti pubblici o non tornano o si fanno più difficili e – viene proprio da dirlo – davvero “SERI”! Ecco allora che il Governo in carica, con un sussulto tecnico-giuridico (che lo scrivente attendeva dalla classe politica esattamente da 21 anni, dopo la lettura della legge 142/2000 oggetto propria della tesi di laurea in giurisprudenza) pone fine ad una modalità davvero poco seria di individuare il/i membro/membri dell’organo di Revisione dell’ente locale, collegiale e/o monocratico che sia.
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