di R. Squeglia (ilpersonale.go-vip.net 12/12/2014)
Il delicato tema del confine tra la tutela della salute del prestatore di lavoro infermo che giustifica la temporanea sospensione della prestazione con la correlata conservazione del rapporto, e l’interesse del datore di lavoro alla celere ripresa dell’attività da parte del medesimo è oggetto di molteplici pronunce giurisprudenziali, che la riguardano sotto diversi angoli prospettici.
L’arresto della S.C. di Cassazione qui segnalato si pone da un angolo visuale particolare, affrontando il tema sotto il profilo della possibilità, da parte del datore di lavoro, di ricorrere a strumenti diversi da quelli ordinariamente apprestati dall’ordinamento giuridico, per la verifica dello stato di malattia del dipendente.
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