di R. Squeglia (ilpersonale.go-vip.net 24/2/2012)
Una recentissima pronuncia della sezione lavoro della Suprema Corte di Cassazione (3 febbraio 2012, n. 1632) riassume egregiamente i termini della questione, sempre attuale, sui limiti del controllo giudiziale in materia di sanzioni disciplinari nel pubblico impiego privatizzato, chiarendo che il principio guida, in materia, è costituito dalla esclusiva rilevanza dei fatti posti a base della sanzione disciplinare, a nulla rilevando né la qualificazione che di essa sia stata fatta dal datore di lavoro né tantomeno l’eventualmente erroneo riferimento a norme, legali o pattizie, compiuto dal medesimo in sede di irrogazione della sanzione.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento