Il 31 marzo 2022 termina lo Stato di emergenza, e cambiano le regole con un progressivo allentamento delle misure anti-contagio, in particolare del Green Pass.
Cosa succede per isolamento e quarantena fiduciaria dal 1 aprile?
Vediamo cosa stabilisce il decreto 24 marzo 2022, n. 24 in materia di Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19.
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Isolamento dei positivi
L’ isolamento dei positivi rimane invariato: resta valida dunque la circolare emessa lo scorso 4 febbraio, secondo cui, “per i non vaccinati o i vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per i guariti da più di 120 giorni l’isolamento dura 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo”, mentre “per i vaccinati con 3 dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e per guariti da meno di 120 giorni l’isolamento dura 7 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo“. Riassumendo e semplificando, ai vaccinati di recente (con seconda o terza dose) e ai guariti di recente basta una settimana di isolamento, per tutti gli altri il periodo si allunga a 10 giorni.
Come termina l’isolamento? Si legge sul decreto che “la cessazione del regime di isolamento consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati a ciò abilitati. In quest’ultimo caso, la trasmissione, con modalità anche elettroniche, al dipartimento di prevenzione territorialmente competente del referto, con esito negativo, determina la cessazione del regime dell’isolamento“.
Quarantena dei contatti stretti
Capitolo quarantena fiduciaria: c’è una novità. Anche per i non vaccinati basterà l’autosorveglianza. In che cosa consiste? Sostanzialmente in un regime di attenzione e cautela che implica indossare le mascherine Ffp2 al chiuso e all’aperto in caso di assembramenti per almeno 10 giorni dall’ultimo contatto. Dall’uso delle Ffp2 continuano ad essere esclusi i bambini che non hanno ancora compiuto i 6 anni. In caso di sintomi, è necessario sottoporti a un test anti-Covid, al primo giorno e ogni 5 giorni, in caso di perdurare della sintomatologia.
A far data dal 1 aprile, si legge sul decreto, “a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Sars-Cov2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-Cov-2, anche presso centri privati a ciò abilitati, alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto“.
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