“Quello che per definizione dovrebbe essere ente terzo – osserva Corso d’Italia –, anche propositore e controllore della legislazione in materia, viene con queste proposte occupato da coloro che dovrebbero essere i controllati, la Ragioneria dello Stato da un lato, il ministero del Welfare, ovvero del Lavoro e della Previdenza, dall’altro”.
“Da tempo i governi praticano la sottrazione di risorse al sistema previdenziale pubblico, da tempo utilizzano il metodo del prelievo delle risorse del lavoro (fondi interprofessionali, fondo produttività). Ci si vuol appropriare anche del risparmio previdenziale? Spiace poi notare che, mentre quotidianamente si tagliano risorse ai lavoratori pubblici, si garantisce ad altri funzionari, alla vigilia del pensionamento, ulteriori quattro anni di incarico ben retribuito: dev’essere la nuova interpretazione della spending review”.
“Se questi sono i criteri che guidano le nomine del governo, molte avverranno nei prossimi mesi – conclude la Cgil – siamo ben lontani dal cambiamento tanto invocato”.
(FONTE: www.rassegna.it)
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