Può il dipendente sanzionato disciplinarmente chiedere il ristoro dei danni non patrimoniali sofferti in ragione di un provvedimento espulsivo successivamente annullato in sede giurisdizionale?
A quali condizioni è ammessa siffatta pretesa? A questi interrogativi risponde una recente decisione della VI sezione del Consiglio di Stato (n. 5166 depositata il 16 settembre 2011), che ha toccato la delicata ed attuale tematica della risarcibilità dei danni morali connessi all’adozione di un provvedimento destitutorio, annullato per ragioni di carattere formale.
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