Il mancato varo del disegno di legge delega messo a punto dal ministro Filippo Patroni Griffi per allineare le regole del pubblico impiego al riassetto del mercato del lavoro privato ha scatenato ieri la reazione di Cgil e Cisl, due dei sindacati che il 3 maggio scorso avevano siglato il protocollo d’intesa con il Dipartimento per la Pa e la Semplificazione, le Regioni e gli enti locali. A scendere in campo sono stati i segretari generali, Susanna Camusso (Cgil) e Raffaele Bonanni (Cisl), la prima per denunciare l’atteggiamento irresponsabile di Palazzo Chigi («È un ritardo grave e intollerabile che mina ogni giorno di più la credibilità dell’operato di questo governo»), il secondo per sollecitare il ministro a «non prestarsi alle critiche delle solite lobbies» e andare avanti («per dimostrare concretamente che questo Governo vuole cambiare la pubblica amministrazione, trasformando al più presto in legge l’accordo sul lavoro pubblico»). Il testo del disegno di legge delega è pronto e il ministro Patroni Griffi ha chiesto che il Consiglio dei ministri lo esamini il prima possibile. Sette articoli in tutto e il rimando a decreti legislativi da adottare entro nove mesi dall’entrata in vigore della legge.
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