No alla mobilità e all’eliminazione della dotazione organica nel pubblico impiego. E’ il monito che lancia al governo Rossana Dettori, segretaria generale della Fp Cgil. “L’annuncio sulla mobilità nel pubblico impiego -spiega Dettori in un’intervista a LABITALIA- era stata già inserita dal governo nella manovra d’agosto e adesso anche nella lettera all’Ue. Già mesi fa noi la criticammo perché dice che un lavoratore del pubblico impiego può essere messo in mobilità da un territorio a un altro e se non accetta va per due anni in cassa integrazione, sino ad arrivare al licenziamento”.
Un provvedimento che sarebbe inaccettabile per il sindacato. “La cosa che mi sconvolge -sottolinea Dettori- è che questa norma viene venduta all’Europa come una norma che permette la stabilità economica del nostro Paese. Io non capisco cosa c’è di stabilità in una norma del genere, qual è il risparmio economico, se non l’ennesima vessazione del governo contro i lavoratori pubblici”.
E, secondo il sindacato, la parte che più preoccupa nel programma del governo è che “c’è l’idea del superamento delle dotazioni organiche nel pubblico impiego”. “La differenza rispetto alla manovra di luglio -aggiunge Dettori- è che qui si parla di eliminare la dotazione organica nel lavoro pubblico. E’ una norma che nessuno di noi capisce come sarà scritta. Perché il superamento delle dotazioni organiche -sottolinea la dirigente sindacale- significa non flessibilità del lavoro ma flessibilità nei servizi, e che cioè non si è più in grado di dire ai cittadini che i servizi verranno garantiti”.
Con il superamento delle dotazioni organiche nel pubblico impiego, secondo la Fp Cgil, ci sarebbero effetti disastrosi sui servizi per i cittadini. “Se io ho un asilo nido con 7 insegnanti -spiega Dettori- sono in grado di accogliere bambini in proporzione ai 7 insegnanti; se io ne ho 5 di insegnati è chiaro che potrò comunque accogliere gli stessi bambini ma sono diverse le prestazioni che io offro ai cittadini. Ancora peggio se parliamo di sanità e assistenza, ma vale anche per gli enti locali. C’è quindi -rimarca- una conseguenza diretta tra le dotazioni organiche e i servizi resi”.
Secondo Dettori, si dimostra che “questo governo non è in grado di risolvere i problemi ma solo di aumentarli”. Sarebbe necessario, per la Fp Cgil, “aumentare gli investimenti, e anche in un momento di crisi si può fare, si tratta di avere il coraggio di modificare l’attuale sistema di prelievo fiscale nel nostro Paese”.
“Serve una battaglia seria -attacca Dettori- contro l’evasione fiscale, che in questo Paese raggiunge una quota che è il doppio dell’attuale manovra economica. Bisogna poi tassare i patrimoni -conclude la dirigente sindacale- e avere il coraggio di stabilire che il prelievo fiscale sulla busta paga dei lavoratori deve essere proporzionale al guadagno degli stessi”.
(FONTE: Adnkronos)
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