Dirigenti senza concorso è bufera sulle proroghe

Allungati 16 contratti. La Lega: aggirate le norme. Littamè e Venuleo: costeranno 430 mila euro fino a dicembre, che spreco. Carrai: funzionari preziosi

Marcello Serra 1 Ottobre 2011
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In totale, 424mila 711 euro e 73 centesimi. Sono i soldi che, da oggi fino al 31 dicembre, il Comune spenderà per retribuire 16 dirigenti «fiduciari» più uno «ad personam». Quindi, nell’arco di 3 mesi, i primi incasseranno una media di circa 24.700 euro a testa, mentre l’altro (Maria Grazia Peron, sindaco di Loreggia e caposettore Gabinetto a Palazzo Moroni) ne percepirà 29mila 165 e spiccioli. Una vicenda su cui la Lega torna ad attaccare la giunta di Flavio Zanonato (Pd): «In proposito – ricordano i consiglieri padani Luca Littamè e Mario Venuleo – abbiamo già depositato, qualche mese fa, un esposto alla Corte dei conti, perché siamo di fronte ad un danno erariale, peraltro causato senza aver espletato alcun concorso pubblico. E adesso, lette delibere e determine con cui l’amministrazione ha deciso di prorogare i contratti, almeno fino al termine di quest’anno, torneremo alla carica. Così facendo, il sindaco Zanonato ha bellamente aggirato il decreto Brunetta, che ha invece fissato un limite al numero di dirigenti arruolabili per via fiduciaria.

Un tetto – ribadiscono i due – che questa giunta ha gattopardianamente eluso, cambiando tutto per cambiare nulla». Al momento, i responsabili di settore «fiduciari» (nominati sia dal governo Zanonato che da quello precedente di Giustina Destro) sono 16 su 45 e rappresentano quindi il 35% del totale. Mentre, in base alla legge del ministro per la Pubblica amministrazione, a Palazzo Moroni non si dovrebbe oltrepassare il 17%. Dunque, non più di 8 dirigenti «di fiducia». La giunta, però, ha preferito prendere tempo, rinviando al 2012 le eventuali modifiche. Ed allungando così i 16 contratti, scaduti ieri, fino al 31 dicembre. «Cosa succederà l’anno prossimo? Nulla – sorridono i leghisti Littamè e Venuleo – Assisteremo ad una nuova proroga e ad incarichi a progetto che lasceranno invariato il trattamento economico, in barba al decreto Brunetta ». Discorso a parte invece per la Peron, che rimarrà dirigente a Palazzo Moroni fino a quando scadrà il mandato di Zanonato. Alle accuse replica l’assessore alle Risorse umane Marco Carrai: «Non c’è alcuno scandalo nelle proroghe dei dirigenti, né irregolarità. Come tutti gli altri Comuni d’Italia stiamo cercando di interpretare al meglio il decreto Brunetta, nel tentativo di mantenere in organico personale su cui l’amministrazione ha investito molto e che è prezioso per la macchina comunale».

Davide D’Attino

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